MISSIONE COMPIUTA SETTANTAMILA EURO DALLA REALE FOUNDATION Jury Chechi, la vittoria più bella L'Etruria vivrà con le sue coppe ¦ Alle pagine 4-5 Le coppe valgono oro: subito 70mila euro Reale Foundation acquista (simbolicamente) i trofei di Chechi. Capolavoro di generosità CENTOVENTI anni di storia non potevano finire con l'ultima lampadina fulminata. Non si meritava una fine tanto ingloriosa la palestra Etruria che ha sfornato campioni olimpici, portato lustro alla città e regalato medaglie. Il rischio, però, è stato più che concreto: dopo i fasti del passato, un presente invischiato tra burocrazia e difficoltà economiche ne stava mettendo in serio pericolo la sopravvivenza. LA PALESTRA di proprietà del Coni (avrebbe dovuto essere ceduta al demanio nel 2017, ma il passaggio ancora non è stato ufficializzato) versa in condizioni davvero critiche con un impianto elettrico fatiscente, senza riscaldamento, infiltrazioni e tante magagne. Servirebbero interventi per due milioni di euro, ma intanto la gara di solidarietà che si è generata in queste ultime settimane è stata talmente forte da essere riuscita a impedirne la chiusura. Jury Chechi è sceso in campo, si è messo in gioco per aiutare quella che per Grazia Ciarlitto, presidente della società Etruria foto Attalmi anni è stata la sua 'casa' ed ha vinto di nuovo. I soldi raccolti grazie a Reale Foundation (la fondazione di Reale Group), che ha deciso di donare 70mila euro in due tranche per acquistare simbolicamente i trofei messi all'asta da Chechi, insieme ai soldi donati dal Grande Oriente (3.500 euro) e alla generosità delle persone, permetteranno alla palestra di restare aperta. I soldi basteranno per effettuare i lavori di riparazione più urgenti: prima di tutto l'impianto elettrico, ma anche quello di riscaldamento e piccole manutenzioni come quelle contro le infiltrazioni del tetto e infine la necessità di mettere mano ad una migliore distribuzione degli spazi. «Veniamo da momenti tragici interviene la presidente dell'Etruria Grazia Ciarlitto nell'ultima riunione con i genitori ho annunciato che saremmo stati costretti a chiudere in estate se non avessimo trovato i soldi per riparare l'impianto elettrico e quello di riscaldamento, i ragazzi si sono allenati al buio e al freddo. Ho bussato a tante porte, ma l'unica che si è aperta è stata quella di Jury Chechi. Questi soldi ci permetteranno di andare avanti e di continuare a fare sport e a formare campioni in Santa Caterina». «ABBIAMO saputo del l'appello di Jury Chechi e abbiamo deciso di acquistare i trofei, ma non vogliamo portarli via dalla città. Li lasceremo a Prato per non spezzare il legame importante che lega il ginnasta alla sua palestra e alla sua città», interviene Virginia Antonini responsabile sostenibilità Reale Foundation. «Ci siamo messi a disposizione perché i lavori che servono alla palestra possano partire immediatamente. E di questo siamo orgogliosi». Un sospiro di sollievo per la ginnastica artistica e per la città. Perché l'Etruria con i suoi 120 anni alle spalle prima di tutto è un simbolo. Silvia Bini L'ETRURIA È SALVA LA LETTERA DEI GENITORI «La nostra medaglia alla tua sensibilità» CARISSIMO Jury, ancora una volta hai dimostrato la grandezza del campione che sei. Campione di solidarietà e di sensibilità. Di quella sensibilità tipica di chi, dedicando la vita al perseguimento dei propri obiettivi, ben poteva comprendere il disagio dei nostri giovani atleti. Insieme ai nostri figli vogliamo ringraziarti per il gesto importante e risolutivo che hai compiuto in favore della 'nostra' palestra. Ormai da anni accompagniamo le nostre figlie e i nostri figli in quella struttura, superando le resistenze che ogni genitore potrebbe legittimamente avere nel far praticare sport a un figlio in un ambiente così decadente. PER gli allenamenti invernali in palestra abbiamo dovuto far indossare loro le tute termiche; li abbiamo visti allenarsi con una sola lampada funzionante, per non proseguire oltre, con tutti i disagi derivanti dalle condizioni del fabbricato. Ciò nonostante, ognuno di noi ha continuato a portare quotidianamente i propri figli in quella che era la tua, ma che oggi è anche la nostra palestra. L'abbiamo fatto per la grande stima, professionale e personale, che nutriamo nei confronti degli istruttori. Ogni giorno insegnano agli atleti che occorre impegno e sacrificio per raggiungere gli obiettivi. Stesso insegnamento che tu hai dato con la carriera sportiva e, ancora oggi, con la tua iniziativa. Da tempo confidavamo in un qualche intervento risolutore e speravamo che le problematiche strutturali sarebbero state risolte. Mai però avremmo potuto sperare in un così felice epilogo. IL TUO importantissimo gesto di generosità nel rinunciare ai trofei conquistati in una vita intera per 'ridare luce all'Etruria' ha portato ad una risposta decisiva per gli interventi di ristrutturazione che sono stati donati alla palestra e che senz'altro invoglieranno altri nuovi giovani atleti ad avvicinarsi a questa splendida disciplina. Permetti a noi genitori e ai giovani atleti dell'Etruria di consegnarti una simbolica medaglia d'oro, che il tuo gesto di generosità merita. Grazie campione! I genitori degli atleti e delle atlete delle sezione Trampolino elastico e Ginnastica artistica della S.G. Etruria 1897 0 Le tappe detta storia L'8 febbraio La Nazione nracconta che la palestra dell'Etruria è rimasta al buio: ko le lampadine Il 20 marzo arriva la notizia che Jury Chechi mette all'asta i suoi trofei per aiutare l'Etruria Il Grande Oriente dona 3.500 euro per l'impianto elettrico. Poi arriva Reale Foundation con 70mila

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