Un macchinario per analizzare le funzioni del mitocondrio

In occasione della Settimana Mondiale delle Malattie Mitocondriali, Mitocon ha invitato il Professor Carlo Viscomi del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova a spiegare all'interno di un webinar il funzionamento e l'utilità dell'Oroboros, l'ossigrafo recentemente donato per sostenere la ricerca nei confronti delle patologie del mitocondrio.

L'ossigrafo donato all'Università di Padova

 

A cosa serve l'ossigrafo

Per capire l'utilità del macchinario all'interno dei processi di ricerca, il prof. Viscomi spiega il funzionamento dei mitocondri, gli organelli responsabili dell'energia della cellula.

In estrema sintesi, possiamo dire che i mitocondri agiscono secondo tre parametri bioenergetici: il trasferimento degli elettroni, che impatta sul coenzima Q responsabile della loro attività respiratoria; il trasferimento dei protoni, che contribuisce alla creazione di un potenziale elettrico a cavallo della membrana mitocondriale; la sintesi dell'ATP, la "corrente energetica" della cellula.

Studiare questi tre parametri significa approfondire come i mitocondri e di conseguenza le cellule consumano ossigeno, azione fondamentale per il loro corretto funzionamento. 

In questo senso, l'Oroboros è il primo macchinario che permette di analizzare queste tre funzioni contemporaneamente, fornendo al team di ricerca maggiori informazioni in casi di anomalia, alla base delle patologie del mitocondrio.

C'è ancora molta strada da fare

Non esiste una cura per le malattie mitocondriali. Esistono studi e piani terapeutici, ma la ricerca ha ancora un lungo cammino da compiere.

Sostenere laboratori e Università nei processi di innovazione tecnologica è un primo passo in questo cammino e l'ossigrafo ne è un esempio: il suo utilizzo infatti ha mostrato come il fattore dell'età incida sui processi cellulari, così come ha evidenziato come alcuni organi rispetto ad altri - come il cervello ad esempio - siano più inclini ad essere colpiti dalle malattie mitocondriali.

Per questo, continueremo a sostenere chi, passo dopo passo, percorre il cammino della ricerca, superando ostacoli e aprendo la strada a nuove cure, diagnosi e strategie di prevenzione.